ATTENZIONE AL CANTO DELLE SIRENE! LED, IL PASSO GIUSTO PER LE APPLICAZIONI RENTAL
Quando si sceglie un LEDwall per uso rental, uno dei primi parametri che vengono analizzati è il “passo” (pixel pitch). Il passo definisce in modo immediato la classe di LED utilizzati, e di conseguenza il prezzo e il contesto applicativo. Quindi è utile chiedersi quale sia il riferimento attuale del mercato e perché.
QUALE PIXEL PITCH SCEGLIERE?
Oggi il LED con passo sempre più fine è una sirena che sta seducendo molti installatori e clienti finali, ma questa tendenza nasconde alcune insidie, soprattutto per i service. La principale è la sostenibilità dell’investimento nel tempo. Più il passo è stretto, più aumentano le criticità dovute alla fragilità dei materiali. È quindi molto importante valutare se assumersi l’onere di queste criticità è veramente necessario in relazione all’applicazione che ci attende.
PIXEL PITCH E DIMENSIONE DELLO SCHERMO
Manuel Maccioni, amministratore delegato di Wave&Co., riassume il concetto in due parole. “A mio parere il passo perfetto per un’installazione di medie dimensioni, indicativamente da 3-4 fino a 10/11 metri di base, è il 2,9 mm. Al di sotto di questo standard si riducono le dimensioni del singolo LED, che quindi ha saldature più fragili, facendo alzare il tasso di rottura di questi componenti a livelli critici, specialmente nel mondo rental.”
MA QUANTO SI ROMPE UN LED ?
Sappiamo che i rischi principali riguardano i singoli Smd. Ma qual è la percentuale media di rotture? Visual Technology dispone di dati derivati dal controllo del materiale e dalla tenuta di un registro storico per ogni singolo noleggio. Se prendiamo un 2.9 di qualità costruttiva medio-alta, la quantità di materiale danneggiato per ogni evento è dell’8-9%. Ci riferiamo a danni riparabili, quindi pixel rotti o malfunzionanti. Le eccezioni positive raramente scendono sotto il 5%, mentre spesso abbiamo punte negative fino al 13-14%. Consideriamo questo dato endemico di questa tipologia di materiale, essendo frutto di rilevazioni nel tempo, su service diversi, dotati di montatori professionalmente preparati.
COSTI D’ACQUISTO E COSTI OPERATIVI
Parlando con diversi operatori, è opinione corrente che il passo 2.9 rappresenti una sorta di barriera. I passi come il 2.5/2.6 sono fisicamente molto più fragili e difficili da riparare e, oltre al costo d’acquisto, quello che pesa di più è proprio l’onere della manutenzione nel tempo. Questo aspetto ha spinto diversi service ad operare un downgrade, decidendo di vendere il passo 2.5/2.6 per spostarsi sul 2.9, soprattutto quando devono gestire quantità importanti di materiali, e garantire velocità di impiego elevata.
Oggi quindi la scelta di un LEDwall con pixel pitch fine non solo può rivelarsi ingiustificata in caso d’installazioni medio/piccole, ma addirittura economicamente controproducente per i service o i noleggiatori. In attesa che nuove tecnologie costruttive non rendano i pannelli Led strutturalmente più solidi; a quel punto potremo prestare nuovamente orecchio, senza timore, ai canti delle sirene.